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I Tarocchi e l’Inconscio

L’INCONSCIO

Lo studio dei Tarocchi dona alle persone un potente strumento per entrare in contatto con il proprio inconscio.

Descrivono la forma stessa della nostra psicologia, e tracciano una via verso l’armonia psichica in unione con l’armonia universale.

Definizione di “Inconscio”: la sfera dell’attività psichica che non raggiunge la soglia della coscienza.

L’inconscio, dunque, comunica messaggi, segnali ed emozioni attraverso il corpo, i comportamenti, la voce, la scrittura, il modo di gesticolare e di agire nel mondo.

L’inconscio, così come i Tarocchi, si manifesta attraverso immagini, Archetipi, simboli che si svelano simili in tutte le culture.

L’inconscio, dunque, è quella parte profonda di noi stessi che non conosciamo, è quella parte di noi che ci fa agire nella realtà creando situazioni più o meno piacevoli. È il serbatoio delle nostre esperienze passate, presenti e future.

Esiste un inconscio personale ed un inconscio collettivo.

L’inconscio collettivo è quella parte della nostra psiche che condividiamo con tutti gli altri esseri umani, al quale si collegano i Tarocchi.

La loro origine affonda nella storia stessa dell’essere umano e dei suoi Miti, e per citare il grande psicologo C. G. Jung, possiamo dire che le loro radici affondano nell’inconscio collettivo.

L’inconscio collettivo è quella parte della psiche che condividiamo con tutti gli altri esseri umani; è quello che in fisica quantistica si chiama “entanglement, cioè “intreccio”, nel senso che siamo tutti interconnessi fra di noi e con la Natura.

Possiamo dunque affermare che i Tarocchi sono un linguaggio universale di cui l’umanità si è dotata da tempi molto remoti per conoscere sé stessa e risvegliare la propria divinità. Imparare a decodificare i Tarocchi significa intraprendere un viaggio per ritornare a “Casa”.”

In tal senso i Tarocchi creano un ponte fra la ragione e intuizione. In quest’ottica sono dei veri e propri messaggeri, degli intermediari “divini”.

Diventano uno strumento di conoscenza o autoconoscenza.

I Tarocchi Maggiori sono 22 icone archetipiche.

Ogni icona, combinata con le altre, contiene in sé un messaggio criptico che deve essere interpretato, decodificato.

Sono definiti “Arcani”, distinti in Maggiori e Minori. Il termine “Arcano” cela un significato recondito, quello di “Arca”, ovvero “custodia” in greco. Quindi si tratta di immagini che vanno custodite affinché possano essere trasmesse ai posteri.

Essi nascondono, sotto forma criptica, ermetica, tutta la conoscenza dell’umanità in ogni aspetto della vita.

Ma perché i Tarocchi sono così popolari anche al giorno d’oggi?

E a cosa servono sotto il profilo pratico?

Vieni a scoprire come interpretarli, #olisticamoderna organizza con Annarella Laboratori di Tarologia per favorire la conoscenza di sé stessi, andando ad agire sul risveglio di memorie ancestrali, talenti nascosti e aspetti nascosti della nostra personalità.

Attraverso il loro studio possiamo incontrare il nostro destino: chi siamo, da dove veniamo e dove andiamo.

I Tarocchi sono un mezzo di comunicazione, un modo di comunicare tra noi e l’Essere, quasi un catalizzatore di saggezza dell’umanità che sembra testimoniare che l’età dell’oro è davvero esistita.

C’era una volta in cui gli uomini erano in sintonia con la natura e ne conoscevano i segreti.

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2 pensieri su “I Tarocchi e l’Inconscio

    1. Grazie per averci scritto; si, organizziamo corsi sui tarocchi e laboratori dando la possibilità anche di seguire a distanza, se desidera riceve informazioni inerenti chiami il referente al 3939405536 o ci scriva una mail a olisticamoderna@gmail

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